Riprogettare la cucina dopo il trasloco: si può fare!
L'esperienza di Roberta da Rimini
Quando ci troviamo di fronte a un
trasloco o trasferimento, dobbiamo decidere cosa salvare e riciclare della vecchia casa da riutilizzare in quella nuova. Pensare di sostituire tutti gli arredi comporta un dispendio economico notevole, soprattutto per quelli su cui si è investito tanto precedenemente.
Se c'è un arredo di cui non possiamo fare a meno, quello è la
cucina! La cucina buona di marca a cui siamo tanto affezionati, quella che ha assistito ai nostri pasticci e alle scottature, ma anche quella che è rimasta intatta dagli anni d'oro. Pensare di sostituirla lascia un po' di amaro in bocca e spesso le dimensioni e lo stile non coincidono bene con il nuovo spazio. Esiste però
un'altra soluzione per dargli una seconda vita!
La soluzione in questo caso è
la riprogettazione! Ovvero si presenta la necessità di
riadattare la cucina al nuovo ambiente, effettuando alcune modifiche organizzative delle componenti: che si presenti la possibilità di passare da un tipo di composizione ad un’altra o che, per una diversa collocazione degli impianti, sia strettamente necessario apportare modifiche significative, spesso diventa indispensabile organizzare i moduli secondo nuove logiche.
Anche le grandezze dei nuovi ambienti a disposizione, inoltre, consentono di riprogettarla apportando modifiche estetiche con l’obiettivo di
adattarla al meglio ai colori e allo stile della nuova abitazione. Avrete così recuperato la vecchia cucina
trasformandola in qualcosa che non avreste mai immaginato, con un design pensato in sintonia per il nuovo ambiente e totalmente personalizzato in base ai vostri gusti.
Questo è
il caso di Roberta da Rimini pienamente soddisfatta e incredula di come la sua vecchia cucina sia stata letteralmente
trasformata e riadattata nella sua nuova abitazione. Un cambiamento incredibile e funzionale!
Prima del trasloco
Dopo la riprogettazione