21 novembre 2024

Riprogettare la cucina dopo il trasloco: si può fare!

L'esperienza di Roberta da Rimini

Quando ci troviamo di fronte a un trasloco o trasferimento, dobbiamo decidere cosa salvare e riciclare della vecchia casa da riutilizzare in quella nuova. Pensare di sostituire tutti gli arredi comporta un dispendio economico notevole, soprattutto per quelli su cui si è investito tanto precedenemente.
 
Se c'è un arredo di cui non possiamo fare a meno, quello è la cucina! La cucina buona di marca a cui siamo tanto affezionati, quella che ha assistito ai nostri pasticci e alle scottature, ma anche quella che è rimasta intatta dagli anni d'oro. Pensare di sostituirla lascia un po' di amaro in bocca e spesso le dimensioni e lo stile non coincidono bene con il nuovo spazio. Esiste però un'altra soluzione per dargli una seconda vita!
 
La soluzione in questo caso è la riprogettazione! Ovvero si presenta la necessità di riadattare la cucina al nuovo ambiente, effettuando alcune modifiche organizzative delle componenti: che si presenti la possibilità di passare da un tipo di composizione ad un’altra o che, per una diversa collocazione degli impianti, sia strettamente necessario apportare modifiche significative, spesso diventa indispensabile organizzare i moduli secondo nuove logiche.

Anche le grandezze dei nuovi ambienti a disposizione, inoltre, consentono di riprogettarla apportando modifiche estetiche con l’obiettivo di adattarla al meglio ai colori e allo stile della nuova abitazione. Avrete così recuperato la vecchia cucina trasformandola in qualcosa che non avreste mai immaginato, con un design pensato in sintonia per il nuovo ambiente e totalmente personalizzato in base ai vostri gusti.

 
Questo è il caso di Roberta da Rimini pienamente soddisfatta e incredula di come la sua vecchia cucina sia stata letteralmente trasformata e riadattata nella sua nuova abitazione. Un cambiamento incredibile e funzionale!



 

Prima del trasloco




 

Dopo la riprogettazione



 
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